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C'é qualcosa che avresti voluto fare da tempo, ma che, per un motivo o un altro, continui a rimandare all'infinito?
E' stato detto da più esperti nel campo dello sviluppo personale che non solo imparare a fare qualcosa di nuovo aumenta le nostre competenze, e di conseguenza, la nostra fiducia in noi stessi, ma è un processo che ci rende felici. Non per forza deve trattarsi di qualcosa di complicato. L'elemento di sfida e di novità fa parte del meraviglioso processo di apprendimento. Ma ci sono due momenti in particolare che possono distoglierci dalle nostre buone intenzioni: 1: Prima di cominciare: spesso veniamo presi da sensazioni di ansia che si possono trasformare in scuse per non iniziare mai. 2: Prima di raggiungere l'obiettivo. Sei riuscito a cominciare, hai visto già degli ottimi risultati, ma proprio prima del tuo trionfo o della svolta che tanto aspettavi, ti lasci prendere dal panico e lasci perdere tutto. Ecco perché la vera sfida non è tanto nello scegliere le tue nuove competenze o nel trovare il tempo da dedicarci, ma nell'affrontare te stesso e le tue paure. Prendi un po' di tempo per visualizzare quello che vuoi imparare e come saranno le cose per te quando ci sarai riuscito/a. Come ti sentirai? Cosa vorrà dire per te aver realizzato il tuo desiderio? “Le migliori sfide da vincere sono quelle con noi stessi! Piccole o grandi che siano, l’importante è vincerle! Riuscirci significa migliorare tutta la nostra vita.” - Michele Acanfora
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Una delle domande più frequenti che si pongono le persone con cui lavoro è:
-"Sono capace?" Purtroppo il più delle volte questa domanda è accompagnata da emozioni come dubbio, paura, scoraggiamento. Spesso abbiamo così tanto nel "piatto" di tutto quello che c'è da fare, che soccombiamo allo stress e/o cerchiamo una via di fuga, che a sua volta ci mette nella posizione di rimandare lo "scontro" con i nostri impegni, aumentando la tensione. Sebbene possa sembrare contro-intuitivo, una delle soluzioni migliori è proprio quella di fermarsi. STOP! Uso spesso questo acronimo per ri-centrarmi in momenti simili: S - SILENZIO. Il silenzio è un mito alleato. Mi aiuta a andare alla fonte delle mie preoccupazioni, dubbi o stress e capire qual è la vera radice del problema. T- TEMPO. Scelgo di avere un tempo tutto per me e lo metto in agenda. O- ORDINE, I miei pensieri e le mie emozioni mi stanno chiedendo di essere riorganizzati, riallineati al mio scopo, e ascoltati. P - PROSPETTIVA. Tutto può cambiare guardando le cose da un'altra parte, con nuovi occhi e con gli strumenti appropriati. Cosa può fare una persona? Se conoscessimo le capacità del nostro potenziale troveremmo delle sorprese superlative. E, ancora meglio, sapremmo farci domande diverse da quelle che ci causano uno stato emozionale limitante. A cosa pensi con l'arrivo di un nuovo anno? Da tempo ho l'abitudine di fermarmi a valutare l'anno passato, apprezzare la mia realtà presente, e protendermi con gioia e visione verso il futuro. . Con il coaching ci sono un'infinità di metodi per stabilire nuovi obiettivi, nuove abitudini, nuovi progetti, nuove soluzioni, nuove idee e nuove produzioni. Spesso questo processo richiede individuare e/o mettere da parte vecchi comportamenti, modi di pensare o abitudini che non ci servono più ora. Un'altra cosa che questo richiede è esplorare nuovi spazi. C'è uno spazio tra te e quello che vuoi raggiungere. C'è uno spazio tra il te affaccendato e il te riflessivo. C'è uno spazio tra te e il tuo scopo di vita. C'è uno spazio tra te e ogni altra persona. Possibilmente ci sono tanti altri spazi intorno a te, che aspettano di avere la tua attenzione. Quali ponti costruirai per esplorare questi spazi? Che veicoli (metodi) userai? Quali competenze vorrai acquisire? In che modo vorrai coltivare lo spazio fra te e ogni altra persona nella tua vita? Esplorare nuovi spazi vuol dire anche continuare a crescere e a espanderci in ogni area della nostra vita. |
AutoreMaria Acquaroli Archivi
Maggio 2020
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