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Estate, vacanze, movimento....
I colori prepotenti dell'estate mi fanno pensare a un inno alla vita, alla celebrazione di ogni cosa che sta andando per il meglio e alla gioia di avere persone care intorno a noi. Non posso fare a meno di notare quante persone tornino dalle vacanze persino più scariche di prima, e il più delle volte questo ha a che fare con un carico di situazioni non risolte che sembrano offuscare ogni piacere. Vale la pena chiedersi: "Quanto sto viaggiando leggero?" "Che situazione/problema/dispiacere rischia di sabotare le mie vacanze?" "Cosa è rimasto irrisolto che può diventare un peso insopportabile?" Forse queste domande potrebbero risultarti scomode e portarti a dare attenzione a qualcosa che magari preferivi evitare. Ma questo periodo di distacco dal lavoro e dalle pressioni di ogni giorno ha il potere di ricaricarti e rigenerarti, e merita di essere vissuto come un'immersione nel benessere di cui abbiamo bisogno.
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Che colori ha la tua vita?
Il modo in cui noi vediamo le cose che ci accadono e il modo in cui vediamo gli altri, può fare un'immensa differenza.sulla qualità della nostra vita. Durante i workshop una domanda che ho fatto più volte è: "Di che colore è il tuo cielo emotivo?" E' una domanda che ci porta a scelte importanti:
Queste scelte determinano la direzione delle nostre relazioni, sia quella con noi stessi che quelle con le persone che ci circondano. Sarà una direzione che porta in su, verso nuove realizzazioni, il nostro progresso, e benessere, o ci porterà giù verso la perdita, le delusioni e l'amarezza? Se ti accorgi di guardare troppo spesso solo in bianco e nero, puoi provare a guardare il mondo intorno a te con nuovi occhi e a lasciarti incantare da nuovi colori. Nel mondo del coaching si usa spesso il termine:"La sindrome dell'impostore".
E' quella vocina che, appena mostri un po' di iniziativa o appena ricevi un ottimo riconoscimento, comincia a criticarti per qualcosa che non sai o non fai. La realtà è che spesso noi stessi siamo il nostro peggior nemico. Perché ogni volta che vogliamo realizzare qualcosa ci sentiamo inadeguati, incapaci, se non addirittura, immeritevoli del successo? Cos'è che ci trattiene dal dare il meglio di noi? Cosa ci spinge a rimandare all'infinito qualcosa che potremmo concludere in breve tempo? E soprattutto, come possiamo uscirne fuori? Uno dei metodi più efficaci è quello di dare un attimo di spazio a questa voce, sapendo che si tratta del nostro "impostore". Che cosa ha da dire? Per quale motivo? Dopo averlo ascoltato, prendi tempo per capire:
Vedere queste cose con un sano distacco, ti permette di fare il punto della situazione. e fare la scelta migliore. Avrai sentito la voce di "Bastian Contrario" e magari, ora, puoi avere più convinzione di prima per realizzare quello che volevi. Ti è mai successo di chiederti, in un momento di pura gioia, perché non possa durare per sempre?
Qualcuno ha detto che se nella vita ci fosse solo sole senza mai pioggia, vivremmo in un deserto. Sono gli eventi dolorosi o anche solo seccanti quelli che ci fanno apprezzare maggiormente le cose belle e buone della vita, che altrimenti prenderemmo per scontate. Quanto più si apprezza pienamente la salute, dopo aver avuto qualche tipo di afflizione fisica o malessere? Quanto siamo più profondamente grati di avere persone intorno che ci vogliono bene, se sappiamo cosa voglia dire sentirsi soli? E quanto possiamo imparare da ogni lezione che ha pagato il prezzo dello sconforto, dell'inganno, o della paura? A volte sembra persino necessario attraversare momenti critici per diventare più forti o migliori. Ma credo che oltre a tutto questo ci sia una qualità che durerà per sempre, nonostante qualunque cosa possa accadere. Il potere di amare è quel sogno che non finisce anche quando viene infranto, quella felicità indicibile che non chiede permesso e che lascia altri a bocca aperta, quello straordinaria spinta che non sai da dove proviene, non sai dove va, ma sai che ti accompagnerà dovunque, per sempre. Alla vigilia della partenza verso una nuova avventura, quella di condurre un laboratorio di coaching per scrivere un libro, mi riaffiorano dall'archivio dei ricordi quelle sensazioni indescrivibili miste a una intensa eccitazione ogni volta che cominciavo a leggere un libro.
Cosa ci avrei trovato? Dove mi avrebbe portata? Cosa avrei potuto vedere attraverso gli occhi di un altro? Che effetto faceva sentirsi un eroe, anche se solo per qualche minuto?. E se io potessi....? Si aprivano nuovi mondi fantastici e pieni di possibilità. Era il mio passatempo preferito, il mio compagno di viaggio che dava colore a un'adolescenza triste e solitaria. Ora che ho in mano strumenti utili per creare un libro, si affacciano nuove domande insieme a nuove emozioni. Cosa c'è nella mia storia che può essere di ispirazione per altri? Cosa c'è nella tua storia? Cosa abbiamo sperimentato che può incoraggiare, valorizzare, potenziare altri? Persino le esperienze che ci hanno messo alla prova possono trasformarsi in benefici, possono portare speranza a chi l'ha persa, possono far in modo che ogni dolore e sofferenza provata non sia stata vana. |
AutoreMaria Acquaroli Archivi
Maggio 2020
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